Il Consiglio on line approva l'emissione degli avvisi di pagamento dei contributi consortili e modifica l'irrigazione in Sinistra Mincio
In piena emergenza sanitaria per il diffondersi del contagio da Covid-19 la presidente del Consorzio di Bonifica Territori del Mincio Elide Stancari aveva sospeso con delibera d'urgenza l’emissione degli avvisi di pagamento relativi ai ruoli ordinari per l’anno 2020 in scadenza il 30 aprile scorso come previsto dal Consiglio nel dicembre 2019. La decisione era in linea con le sospensioni del pagamento di numerosi tributi locali e nazionali e per il divieto di assembramenti e code negli uffici postali e banche. Il Consiglio, tenutosi on line ieri mattina, ha ratificato la precedente decisione e deliberato l'emissione degli avvisi di pagamento relativi ai beni agricoli ed extragricoli in due rate, con scadenza 30 giugno e 31 ottobre. Per gli importi inferiori a 250 euro e l’emissione dei ruoli sarà in rata unica con scadenza 31 ottobre come pure per le maggiori competenze irrigue, irrigazioni straordinarie e le concessioni.
“Siamo molto preoccupati per la crisi economica che non ci è dato di capire quando potrà finire – dice la presidente -. Tuttavia il Consorzio ha spese fisse cui deve far fronte obbligatoriamente e non abbiamo potuto fare in modo diverso”.
L'altro punto all'ordine del giorno riguardava una parziale modifica al Regolamento irriguo consortile relativamente agli “Attingimenti”. Il Consiglio ha deliberato di ammettere, per la sola corrente annata irrigua, la riformulazione dell’articolo del Regolamento portando il numero degli irrigatori in sinistra Mincio da uno ogni 10 ettari a uno ogni 20 ettari tenuto conto dell’intermittenza delle pratiche irrigue, con derivazioni a gravità in uniformità con il territorio in destra Mincio con derivazioni a sollevamento. Le turnazioni poi vengono stabilite dal Consorzio in funzione della dotazione unitaria e delle caratteristiche dei singoli canali.
“Oltre a uniformare le modalità si consente a tutti gli agricoltori di poter irrigare nei tempi giusti in ogni zone – conclude la Stancari -. Diversamente nella Bassa, in periodi di siccità, avrebbero rischiato di avere poca acqua”.
