Cliccando il link che segue è possibile visionare la documentazione relativa al nuovo Piano di Classificazione degli Immobili in corso di approvazione:
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Manutenzione straordinaria di un tratto del canale Molinella
Sono stati realizzati i lavori di espurgo e di risezionamento di un tratto del canale Molinella nel territori dei Comuni di Sustinente, Serravalle Po e Gazzo Veronese.
Manutenzione straordinaria di un tratto del canale Molinella
Sono stati realizzati i lavori di espurgo e di risezionamento di un tratto del canale Molinella nel territori dei Comuni di Sustinente, Serravalle Po e Gazzo Veronese.
9:00 - 12:00 / 14:00 - 17:00 Passeggiate gratuite con guide naturalistiche per adulti e famiglie lungo i laghi di Mantova con visita impianto idrovoro Valsecchi
Luogo: Laghi di Mantova, quartiere Valsecchi
NECESSARIA PRENOTAZIONE: www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica/
La sistemazione idraulica della città ha origini antiche; infatti Mantova, fondata in epoca etrusca, fu costruita a ridosso del Fiume Mincio, nel punto in cui il fiume rallenta il proprio corso e forma una vasta area lacustre
Attualmente la città gode del sostanziale miglioramento apportato dall’Ing. Carlo Arrivabene e dal suo successore l’Ing. Pietro Ploner intorno agli anni trenta del novecento. Il progetto consistette nell’isolare la città con una difesa spondale in cemento armato a ridosso delle mura cittadine e nella costruzione di possenti chiaviche dotate di impianti idrovori di bonifica (denominati Ponte Arlotto e Valsecchi) in grado di smaltire le acque in eccesso presenti all’interno del perimetro della città.
La realizzazione dell’impianto idrovoro di Valsecchi, avvenuta tra gli anni 1929 e 1932, appartiene ad un più vasta pianificazione di difesa della città di Mantova che durante i primi anni del Novecento era stata sconvolta da prolungati allagamenti causati dalle piene del fiume Mincio.
L’impianto di Valsecchi si colloca alla foce della fossa Magistrale, nei pressi dell’argine del Lago Inferiore e attraverso un sistema di idrovore automatiche solleva e riversa le acque di bonifica nel lago. L’impianto funziona quotidianamente per emungere la falda che altrimenti allagherebbe la Valletta trovandosi questa ad un’altimetria inferiore rispetto al livello idrico del vicino lago. Importante poi è l’effetto di laminazione esercitato dalla Valletta.
Percorso: Mantova e le sue acque - Partenza dal quartiere di Belfiore presso Via dell'Arlecchino 4. Si percorrono a piedi i lungolaghi di Mantova fino all'impianto idrovoro della Fossa Magistrale in Vicolo Maestro (con visita all’interno). Lungo il percorso a piedi si noteranno i diversi punti di ingresso del Paiolo Basso, della Fossa Magistrale e del Rio di Mantova evidenziando la loro importanza per l’assetto idrico della città.
Temi: Gli argomenti che verranno affrontati lungo il percorso saranno l'assetto idrico della città che nasce in un’ansa del fiume Mincio, l'inquinamento, la fauna e la flora che convivono con la cittadinanza mantovana da secoli e le specie alloctone arrivate di recente.
9:00 - 13:00 Visita gratuita Impianti idrovori Ponte Arlotto e Valsecchi
Luogo: via Fondamenta 1 e vicolo Maestro - Mantova –
Posizione: scarica
Gruppi max 10 persone: 09:00 – 09:45 – 10:30 – 11:15 – 12:00
Depliant: scarica
NECESSARIA PRENOTAZIONE: www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica/
Il Consorzio apre eccezzionalmente i grandi impianti di boniofica per diffondere una maggiore consapevolezza del valore paesaggistico della bonifica e delle opere idrauliche del territorio. La bonifica e l’irrigazione hanno da sempre partecipato a creare i caratteri del paesaggio urbano e rurale della pianura Lombarda, ivi incluse le aree appartenenti al comprensorio di bonifica dei Territori del Mincio. In particolare, i grandi impianti idrovori che sono stati realizzati a partire dalla fine dell’Ottocento hanno contribuito a modificare il territorio lombardo in modo anche radicale, attraverso la sottrazione di acqua dolce da zone paludose e la sua redistribuzione su aree più asciutte appartenenti all’ambito agricolo. Alcuni dei siti che ospitano i grandi impianti rappresentano quindi punti cardine del paesaggio Mantovano, e forniscono utili punti di appoggio per lo sviluppo di una rete di collegamento tra tutti i presidi eco-ambientali sviluppatisi nell’ambito delle bonifiche all’interno del territorio del Comprensorio, quale per esempio la realizzazione di percorsi ciclopedonali e di strutture idonee alla fruizione ricreativa e culturale dei siti che ospitano gli impianti di bonifica che si trovano nel territorio consortile e nelle vicinanze della città di Mantova
Saranno disponibili due dei tre impianti che contribuirono all’opera di sistemazione idraulica della città di Mantova, iniziata nel XII secolo e tutt’ora in atto: i) l’impianto di Ponte Arlotto; ii) l’impianto Valsecchi. Questi grandi impianti vennero realizzati dal Consorzio di bonifica dei Territori a Sud di Mantova fra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso, ed assunsero fin da subito non solo una valenza idraulica con evidenti ricadute sull’assetto del territorio, ma anche un forte valore simbolico per gli abitanti della città e per le popolazioni dei territori circostanti, divenendo molto presto elementi archetipici del paesaggio.
PONTE ARLOTTO E VALSECCHI
La sistemazione idraulica della città ha origini antiche; infatti Mantova, fondata in epoca etrusca, fu costruita a ridosso del Fiume Mincio, nel punto in cui il fiume rallenta il proprio corso e forma una vasta area lacustre. Attualmente la città gode del sostanziale miglioramento apportato dall’Ing. Carlo Arrivabene e dal suo successore l’Ing. Pietro Ploner intorno agli anni trenta del novecento. Il progetto consistette nell’isolare la città con una difesa spondale in cemento armato a ridosso delle mura cittadine e nella costruzione di possenti chiaviche dotate di impianti idrovori di bonifica (denominati Ponte Arlotto e Valsecchi) in grado di smaltire le acque in eccesso presenti all’interno del perimetro della città.
15:45 - 17:45 Visita gratuita impianto idrovoro Travata
Luogo: Via Ploner N° 1 - Bagnolo San Vito (MN)
Gruppi max 20 persone: 15:45 – 16:30 – 17:15
Depliant: scarica
NECESSARIA PRENOTAZIONE: www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica/
Prenotandosi sul sito www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica/ sarà possibile visitare l’impianto idrovoro della Travata in comune di Bagnolo San Vito (MN).
L’impianto idrovoro Travata è un capolavoro del genio creativo umano dal punto di vista tecnologico, architettonico e per i suoi effetti sulla architettura del territorio e sull’aspetto paesaggistico.
È infatti testimonianza di una tradizione culturale da una parte e di una importante innovazione tecnologica i cui esiti, anche in termini di funzionalità, sono apprezzabili ancora in maniera importante in epoca contemporanea. Lo stabilimento idrovoro la Travata è situato sull'ansa del fiume Mincio in prossimità del comune di Bagnolo San Vito e la nascita dell’impianto (1922) coincide con la fondazione del Consorzio speciale di bonifica a Sud di Mantova, nato per bonificare e rendere coltivabili i terreni della campagna mantovana.
Data: 26 settembre
Luogo: Lungo argine fiume Oglio
Orari: 9:00 - 16:00
Escursione ad anello che si snoderà all’interno del parco dell’Oglio Sud, pedalando sugli argini del fiume e incontrando lungo il percorso le opere di bonifica che hanno reso possibile la vità dell’uomo nelle nostre pianure. Il percorso sarà accompagnato da guide esperte dell’associazione Scarponauti.
Il territorio consortile è da sempre teatro di un intenso rapporto fra ambiente, paesaggio e vie d’acqua. Nel territorio consortile esistono infatti un grande numero di aree di rilevanza ambientale e paesaggistica, molte delle quali sono tutelate e rappresentano aree protette. Tale aree si interfacciano in modo più o meno diretto con le rogge ed i canali consortili, che sono alimentati dagli stessi corsi d’acqua da cui scaturiscono le aree di maggior pregio naturalistico presenti nel territorio, e che in molti casi interagiscono idraulicamente con queste. Del resto, l’acqua è da sempre un elemento distintivo del paesaggio e dell’ambiente della pianura Mantovana, e la fitta rete di rogge rappresentano un importante corridoio ecologico che consente il movimento di specie acquatiche fra i diversi habitat ospitati dalle varie aree protette. Fra le aree di maggiore rilevanza ambientale presenti all’interno del territorio consortile troviamo il Parco dell’Oglio Sud, oggetto della nostra ciclovia.
Ritrovo e partenza in Piazza Umberto I Marcaria alle ore 9.00 oppure ritrovo in Piazza Porta Cerese alle ore 8:30 (lato Gazzetta/Edicola).
Si imboccherà la Ciclabile Oglio Sud costeggiando il placido fiume ricco di vegetazione tipica dell'ambiente umido, quali frassini, querce e pioppi bianchi e una fauna selvatica protetta. Il percorso si snoda lungo i meandri del fiume, donando ricche prospettive in parte naturali ed in parte create dall'azione dell'uomo che coltiva oltre le sponde. All'inizio del percorso seguiremo la Via Postumia, mentre a Torre dell'Oglio attraverseremo il ponte di barche per ricollegarci alla rete ciclabile di Mantova-Sabbioneta.
Scheda tecnica:
Dislivello: trascurabile (salita e discesa argine)
Difficoltà: T – turistica (alcuni brevi tratti sono su strada bianca ma facilmente affrontabili con qualsiasi tipo di bicicletta)
Tempi: 3,30 ore circa, più le soste
Lunghezza: 40 km (percorso ad anello)
Pranzo al sacco oppure presso il bar a Gazzuolo, dove ci fermeremo per una sosta
Per la visita agli impianti idrovori sarà necessario fornire il Green Pass.
Attrezzatura richiesta: bicicletta in ottimo stato, kit per forature (almeno una camera d’aria e qualche pezza), abbigliamento adeguato alla stagione, acqua, per eventuali chiarimenti contattare la guida.
Si raccomanda caldamente l’utilizzo del casco.
E' richiesto uno stato buono di salute e una preparazione fisica adeguata al percorso, per eventuali chiarimenti contattare la guida.
La quota non comprende le spese di transfer a carico del partecipante.
In base alle condizioni climatiche e alla necessità la guida ha la facoltà di apportare variazioni rispetto al programma.
Evento gratuito (escluso il pranzo a carico del partecipante)
Numero limitato a 20 persone (da valutare in base a richieste superiori solo se presenza di n. 2 guide) come dalle nuove norme preventive del DL 52 del 22 aprile 2021 e relativa Ordinanza del Ministero della Salute del 23 aprile 2021.
Si prega di rispettare le regole elencate nelle nuove modalità di partecipazione e le relative raccomandazioni citate nella home page, che si daranno integralmente per lette e sottoscritte.
Iscrizioni entro giovedì 23 settembre nelle seguenti modalità:
- compilare il modulo sul sito www.scarponauti.it/iscrizioni/
- oppure inviare una mail a iscrizioni@scarponauti.it specificando nome, cognome, numero di telefono e luogo di ritrovo.
Non verranno accettate iscrizioni telefoniche e dell’ultimo minuto.
L’associazione “Gli Scarponauti - Associazione Ricreativa - Sportiva – Culturale nasce a Mantova in Corso Garibaldi” con atto di costituzione registrato il 09/11/1998 presso Ufficio del Registro di Mantova con adesione ed affiliazione all'UISP Unione Italiana Sport per Tutti. Nell’anno 2002 aderisce ad ARCI provinciale Mantova come circolo Culturale e Sportivo aderente al Terzo Settore.
Nell’anno 2010 aderisce ad Arci con nuova definizione di Associazione di Promozione Sociale (L.383/2000)
L'Associazione è Ente del Terzo Settore (ETS), Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD), e centro di vita associativa, autonomo, pluralista, apartitico, a carattere volontario, democratico e antifascista ed ha durata illimitata; non persegue finalità di lucro. Lo scopo principale dell'Associazione è promuovere socialità, mutualismo, partecipazione e sviluppo del senso di comunità, e contribuire al benessere psicofisico e alla crescita culturale e civile dei/delle propri/e soci/e, come dell’intera comunità.
Luogo: Palazzo Consortile, Piazza Broletto n.5 – Mantova
Ora: sabato 25 settembre ore 17.00
MOSTRA “LA TRAVATA”
Titolo: La Travata
Autore: Daniela Savini
Data: 25 settembre – 3 ottobre 2021
Luogo: Palazzo Consortile in Piazza Broletto n. 5, Mantova
Inaugurazione: sabato 25 settembre ore 17.30, presentazione di Giancarlo Ciaramelli
Orari: apertura tutti i giorni dalle 15.30 alle 20.00 con giovedì, sabato e domenica anche il mattino dalle 10.00 alle 12.30
L’impianto idrovoro Travata (situato nel comune di Borgo Virgilio – Bagnolo san Vito) è un capolavoro del genio creativo umano dal punto di vista tecnologico, architettonico e per i suoi effetti sull’architettura del territorio e sull’aspetto paesaggistico. Venne realizzato nel 1929 dagli ingegneri Carlo Arrivabene e Pietro Ploner e la sua messa in funzione rese possibile la bonifica di zone depresse e malsane del territorio. Questi appezzamenti, un tempo abbandonati e insalubri, sono diventati fertili terreni coltivati e il costante lavoro degli impianti li preserva da dannosi allagamenti. È infatti testimonianza di una tradizione culturale da una parte e di una importante innovazione tecnologica i cui esiti, anche in termini di funzionalità, sono apprezzabili ancora in maniera importante in epoca contemporanea.
E proprio su questo capolavoro e bene pubblico, dopo l’archivio e la biblioteca, che si posa l’attenzione dell’artista Daniela Savini, “soprattutto sull’interno di questi ambienti, nel cuore di questi eleganti manufatti. Riserva, infatti, agli esterni una sola incisione che rappresenta il lato posteriore della Travata. Ritrae ciò che vedono solo gli addetti ai lavori, svela non solo pannelli, pompe idrauliche, turbine, ingranaggi, idrometri che operano al funzionamento dello stabilimento, ma anche i dettagli architettonici e ornamentali che i costruttori vollero includere nel progetto. Dimostra una vera e propria passione per queste macchine, una sorta di ritorno al futurismo che sostituisce il mito della velocità al mito della modernità, della funzionalità, dell’efficienza. Le macchine appaiono non meno vive e vitali dell’essere umano, appaiono come creature che esprimono la vitalità umana. La grande originalità del lavoro di Savini risiede anche nel fatto che nessun artista si è cimentato in incisioni con analogo tema. … La visuale è diversa, non convenzionale, il fattore umano è la componente fondamentale, è la sintesi di come l’uomo sia riuscito nel corso dei secoli a risolvere un problema di difesa idraulica per le piene del Mincio che attanagliava gli abitanti della zona. Così, vengono incise immagini della scala liberty, del telefono, dei motori realizzati dall’azienda legnaghese Franco Tosi, dell’idrometro, delle turbine dell’azienda Riva, degli attrezzi, tutto ciò che è contenuto in questi locali.” (G. Ciaramelli).
Nasce a Teramo 1975, ora risiede in San Giorgio Bigarello - Mantova. Ottiene la Maturità artistica presso il Liceo Artistico Statale di Teramo e la laurea in Conservazione dei Beni Culturali all'Università di Parma. Dopo gli studi riprende la sua naturale vocazione per il fare artistico.
Dal 2012, dopo un incontro con il pittore e incisore Angelo Boni, inizia la pratica incisoria. Si dedica soprattutto alle tecniche dirette, stampa in proprio. Ha realizzato il progetto: "L'Archivio Inciso"(2016) sull' Archivio di Stato di Mantova – Archivio Gonzaga; “Dry point for Rolwaling” (2016), "Biblioteca Teresiana. Il respiro del tempo" (2018) sulle sale storiche teresiane; “Dal Quotidiano al Nulla" (2019) sul genocidio e Shoah; in ultimo, la "Travata" (2019) sull'impianto idrovoro del Consorzio di bonifica e irrigazione Territori del Mincio. Attualmente socia dell'Associazione Nazionale Incisori Contemporanei di Treviso e dell'ALI - Associazione Liberi Incisori di Bologna.
Premi:
- Nel 2016 e 2017 Premio Marchionni - sezione grafica (Villacidro - Sardegna) (Premio mostra itinerante Bologna -Milano- Urbino);
- nel 2018 menzione d'onore al premio Carmen Arozena -Madrid e secondo posto ex equo – menzione di merito alla Biennale Premio Diego Donati – Perugia;
- nel 2019 menzione d'onore al Sint-Niklaas (Belgio) 2019 International bookplates and small printmaking competition;
- nel 2020 selezione Premio René Carcan -Bruxelles, secondo posto Premio Grandi e menzione di merito terzo posto Premio P. D. Donati;
- nel 2021 l’ago di bronzo Dry Point International Biennial Uzice - Serbia.
Pubblicazioni:
- "L'Archivio inciso", 2016, Prinp- Editoria d’arte 2.0;
- “Biblioteca Teresiana. Il respiro del tempo”, 2018, Prinp – Editoria d’Arte 2.0;
- “La Travata”, 2020, Youcanprint;
- “A te”, 2020, artist book - Youcanprint